Il Bilancio Dell’Italia Nell’ultimo Sei Nazioni
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La tredicesima edizione del Sei Nazioni si è conclusa con la “nuova” Italia del francese Jacques Brunel che ha chiuso al quinto posto evitando sia il Wooden Spoon, il Cucchiaio di legno, sia il Whitewash destinato alla formazione che perde tutti gli incontri del torneo.
L’umiliazione dell’ultimo posto e del cucchiaio di legno è stata evitata dal successo interno ottenuto contro la Scozia di Andy Robinson che con il k.o. dell’Olimpico ha fatto praticamente l’en plein.
Un successo misero per gli Azzurri, arrivato giusto negli ultimi 80 minuti a disposizione del Six Nations Championship dopo le sconfitte arrivate contro Francia all’esordio, contro l’Inghilterra al Twickenham, contro l’Irlanda all’Aviva Stadium ed infine contro il Galles campione della competizione al Millennium Stadium per 24 a 3.
Si archivia così un’altra pagina amara del rugby nazionale per una formazione che nonostante l’aumento del seguito stenta sempre a reggere il passo delle big d’Europa.
I vicecampioni del mondo della Francia complice la sconfitta contro Inghilterra e Galles all’ultima giornata chiude il torneo che avrebbe potuto vincere al terzo posto, mentre i XV della Rosa chiudono al secondo posto con solo due punti di distanza dai Dragoni del Galles.
ll cambio di guardia tuttavia non ha portato ai risultati sperati e nemmeno a miglioramenti visto che l’Italrugby già in precedenza era riuscita ad evitare l’onta dell’ultima posizione (su tredici partecipazioni gli Azzurri sono tornati a casa con il Cucchiaio di legno nove volte, nel 2000, 20001, 2002, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010 e 2011).